Descrizione
“Una generazione va, una generazione viene, ma la terra rimane in eterno”
Con questa citazione biblica, veniamo introdotti in un mondo in cui una rapida e fatale epidemia ha ben più che decimato il genere umano e solo pochi sopravvissuti si aggirano ancora tra le strade una volta popolose della città. Isherwood Williams, giovane ricercatore di ecologia alla Berkley University, è uno di questi. Dopo aver trascorso diverse settimane tra le montagne, isolato dal resto del mondo, Ish scopre che la civiltà a cui cerca di fare ritorno non esiste più. Affronterà quindi, come un novello Adamo, il mondo nuovo che gli si apre davanti cercando di comprenderne le nuove leggi e di sfruttarne le potenzialità. Il lettore si ritrova testimone dell’avvicendarsi di tre generazioni, e del conseguente lento mutare dell’umanità.
Stewart sceglie un narratore dallo sguardo analitico, quasi distaccato, per leggere e interpretare un mutamento a cui opporsi è impossibile e attraverso questo pone delle domande, forse inquietanti ma inevitabili: come cambia la terra, quando l’azione dell’uomo non è più in grado di lasciare la sua impronta? Le norme che regolano la nostra civiltà, e che in modo un po’ superficiale rischiamo di ritenere universali, sono davvero immutabili? Mai come ora un libro del 1949 suona alle orecchie del lettore come un monito di un’attualità sconcertante. Non è però un allarme disperato, ma un’esortazione accorta a rimettere in discussione ogni certezza sul rapporto tra uomo e natura e tra civiltà e tradizione.
Dopo le edizioni degli anni ‘90, ormai fuori catalogo, ecco una nuova edizione di questo classico che negli Stati Uniti dal 1949 ad oggi non è mai andato fuori produzione.
«Questo è un libro che considero non solo tra i più grandi romanzi di fantascienza, ma tra i migliori romanzi del suo tempo. Ogni volta che lo leggo me ne sento profondamente colpito. Colpito nel modo in cui solo la grande arte – Joyce, Matisse, Beethoven – può colpirti.»
Boston Globe
«Stewart, che aveva già dimostrato la sua maestria nella narrazione realistica di disastri naturali, riesce creare con questo romanzo una realtà tanto plausibile quanto spaventosa. La sua prosa, impressionante anche su un livello tecnico, riesce a portare la speculazione alle più estreme conseguenze affascinando il lettore con le sue teorie.»
Grenville Hicks - New York Times

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